In questi giorni si � riaperta la polemica sulla nuova toponomastica Lungrese. Dopo la denuncia, immediatamente successiva alla collocazione delle insegne, lanciata da questo sito, ora �  Nicolino Mele che, sulle pagine del giornale "La Provincia di Cosenza" riprende l'argomento. La questione ha varcato i confini lungresi, tanto da interessare la TV di Stato. Infatti, qualche giorno la troupe del TG3 era a Lungro per la realizzazione di un servizio che � stato mandato in onda sabato 31 gennaio.

Vi riproponiamo il quesito pubblicato sul sito e le e mail ricevute, nonch�  la presentazione del progetto da parte della commissione, l'articolo di Nicolino Mele,  la risposta del Rennis in un articolo di Eugenio Marigliano, sempre su "La Provincia di Cosenza", e la lettera ai consiglieri di minoranza al Comune di Lungro del Rennis.

Se volete volete esprimere il vostro parere, a fine pagina � a disposizione un modulo per l'invio delle vostre considerazioni.

 

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DA PARTE DELLA COMMISSIONE

L'ARTICOLO DI NICOLINO MELE

LA RISPOSTA DI G.B. RENNIS

LA LETTERA DEL RENNIS AL SINDACO

 

Il testo pubblicato sul sito

SULLA NUOVA TOPONOMASTICA

 

In questi giorni le zone residenziali nuove di Lungro sono state riempite di pali e cartelli che indicano le nuove vie. Si � avuto modo di fotografare due cartelli perch� legati a personaggi oggetto di articoli  pubblicati su questo sito e di leggere attentamente un terzo. Sono subito venuti alcuni dubbi in merito all�esattezza delle scritte che si sottopongono all'attenzione di tutti quei lettori per possono dare chiarimenti in merito.

Chi vuole intervenire nella discussione, pu� scrivere al seguente indirizzo e mail: ungra.it@tiscali.it

  1. Il nome in albanese al posto del cognome ( ad es.:Turi e non Cortese). La Commissione ha ritenuto di scrivere solo il nome in quanto il cognome non traducibile in albanese. (erroneamente prima si era scritto, avendo avuto una segnalazione non veritiera, che la commissione  aveva indicato solo il nome perch� in Arb�ria ed in Albania avviene cos�).  In tutti i modi si ritiene che la cosa sia sempre errata in quanto i cognomi sono quelli e, in qualsiasi parte del mondo si intende intitolare una strada ad un personaggio non del luogo, si usa il cognome originale.  Ad es.   Skanderbeg o Garibaldi, saranno sempre scritti in questo modo a Lungro, a Parigi o a Buenos Aires. O NO?

 

 

  1. E� corretto usare il termine k�ng�tar per poeta o sarebbe pi� giusto scrivere poet?

 

Fjalor Tirana 1980:

  
   

 

  1. Vincenzo Stratig�, poeta e soldato. Pu� essere utilizzato il termine soldato per lo Stratig�? A mio parere lo Stratig� pu� essere definito patriota, in quanto la divisa militare, quella garibaldina, l�ha indossata solo per un certo periodo (spedizione dei Mille), poi � ritornato a svolgere ruoli civili.

 

E mail ricevute

Francesco Altimari

I nderuar Z.Miku Korteze,
(si sheh dhe mbiemrat mund te shkruhen arberisht!) te shkruanj arberisht sepse kemi te mesohemi ta perdorim sa me shume gjuhen tone, nani qe mosnjeri pas ligjit 482 mund te na pengoje ta shkruajme gjuhen e zemres ashtu si per 5 shekuj na mesuan te perdorim vetem gjuhen e bukes!
Te thom mbjana se verejtjet e tua me duken te drejta. Nje muaj prapa i shkruajta Sindekut te Ungres dhe i thashe se shume zgjedhje (scelte) qe u bene per toponimine e re te Ungres nuk me dukeshin te drejta dhe korrekte dhe i kerkova te diskutoheshin tek nje asemble publike. Problemi qe ti shtron nuk eshte nje problem lokal dhe kerkon nje zgjidhje te pergjithshme (soluzione complessiva) sepse nuk mund te bejme ne toponimine dygjuheshe  (toponomastica bilingue) aq plane dhe aq modele se sa jane katundet tona! Te kjo mbledhje nese Sindeku do ta organizoje dhe nese me fton do te marr pjese edhe u. Shume te fala dhe pune te mbare (dhe pergezime/complimenti/ per sitin mbi Ungren qe organizove ne Internet!)

 

Eugenio Marigliano

Caro Miko, aggiungo qualcosa a quello da te scritto (e da me condiviso) a proposito della toponomastica. Sui punti n. 2 e 3 lascio ai pi� informati di me. Sul punto primo, invece, voglio ragionare per assurdo, dicendo: se si fosse deciso di usare sulle targhe solo e soltanto l�intestazione arber�she (soluzione anche questa legittima), quanti avrebbero capito chi era intestatario di quella via? Ritengo molto poche persone. Anche per questo motivo invito tutti a non dimenticarsi del fatto che, oltre a essere questione �culturale�, la toponomastica ha anche, se non soprattutto, valenza pratica: a me, semplice cittadino, deve servire per indicare solo un posto verso cui andare. Ergo, gli addetti ai lavori dovrebbero rendere il proprio lavoro il pi� intelligibile possibile: cosa, in questo caso, non accaduta. 


Ambrogio De Marco

Carissimo Miko, Ritengo le tue osservazioni giuste sia per quanto attiene al termine kengetare  che  quello di pap� Turi e soprattutto quello del soldato Stratig� , ma come tu ben sai oltre alle "licenze poetiche" esistono qui da noi anche "le  licenze storiche " per cui in questo silenzio
di dibattiti e di opinioni tutto � concesso, soprattutto se ci si trova sul carro del vincitore. 

 

Anna Stratig�

Caro Miko, � esattissimo quello che scrivi. Ho saputo da altri quello che hanno scritto del mio antenato ed � solo per questioni di tempo che non ho preso posizione.
Condivido le tue osservazioni e puoi farle presente anche a nome mio visto che per il momento non ho la possibilit� di farlo personalmente .

 

S.N.
Condivido pienamente le osservazioni da te avanzate. Ho trovato oltremodo ridicolo il primo cartello che ho visto: Via Sandro Pertini, esiliato politico - Udha LLisandri, i zbuam politik.  A parte il fatto che Pertini, oltre che perseguitato politico, � stato Presidente della Repubblica, la scritta "Udha LLisandri" ad un albanese di Tirana che non conosce l'italiano pu� sembrare che sia intitolata a tutti gli Alessandro di Lungro.  Non sarebbe il caso di esporre il problema all'Amministrazione Comunale?

 

 


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