�Dizionario biobibliografico degli italo-albanesi� di Giovanni Laviola

di Maria Frega

 

Cinque secoli di cultura e civilt� italo-albanese racchiusi in 765 voci: � il risultato dell�intenso lavoro di ricerca di Giovanni Laviola, appassionato storico nato a Spezzano Albanese nel 1915. L�editore cosentino Brenner ha pubblicato il suo �Dizionario biobibliografico degli italo-albanesi� (308 pag., 38 �), arricchendo cos� la collana dedicata alla minoranza arb�resh� con un�opera complessa e preziosa. L�autore ha da sempre seguito i problemi della minoranza albanese, coniugandoli con lo studio della realt� calabrese, in particolare dell�Alto Ionio. Tra le opere principali, spiccano la raccolta di racconti �Gli ulivi di Marzocco� (Roma, 1972), uno spaccato sulla civilt� contadina del secolo scorso, e i numerosi contributi all�analisi di questioni. Il Dizionario � frutto di un lungo lavoro di documentazione in ambito editoriale - con particolare attenzione alle riviste locali - e storico, come dimostrano in particolare le fonti pi� antiche � la maggior parte delle quali custodite nelle biblioteche di famiglia di cui la Calabria � notoriamente ricchissima. Giovanni Laviola ha utilizzato questo metodo di ricerca anche come esempio per i giovani studiosi, spesso addestrati a riportare quanto gi� scritto da altri, il cosiddetto �travaso di bottiglie�, che  - secondo il suo parere di studioso e mentore - poco apporta alla ricostruzione storica. Indica, invece, una strada maestra pi� faticosa e fruttuosa, fatta di una metodologia rigorosa, basata sulla ricerca paziente e continua di documenti primari, che vanno poi letti con ampiezza di vedute. Sotto questa luce trovano interesse anche quelle microstorie circoscritte nello spazio, ma significative in s� perch� trovano collocazione nel quadro generale dello sviluppo storico.

Delle 762 personalit� selezionate nell�arco dei i cinque secoli di presenza albanese, solo 4 sono le figure del XVI secolo, tutte appartenenti al mondo ecclesiastico: vescovi ma anche monaci. Le voci aumentano nel XVIII secolo, con la comparsa della prima donna, una pittrice residente a Napoli. Fra le curiosit� di questo incremento di vivacit� culturale, la presenza del primo �poeta illetterato�: Carlo Dolce, un contadino di Piana degli Albanesi che, pur non sapendo n� leggere n� scrivere, ha avuto la sensibilit� di dettare le proprie composizioni. In questo secolo, inoltre, si registra la presenza dei primi patrioti che, influenzati dall�Illuminismo e dalla Rivoluzione Francese, si distinguono per gli scritti di carattere politico ispirati dal desiderio di libert� e democrazia. Agli ultimi due secoli appartengono le restanti bibliografie, le pi� ricche, grazie all�aumento delle fonti scritte. Poche le donne, appena trentadue, vale a dire il 4% delle bibliografie raccolte.

Il Dizionario consente una molteplice lettura secondo chiavi cronologiche o per disciplina: � evidente l�utilit� sia per gli studiosi, che avranno a disposizione una raccolta completa e autorevole racchiusa in un unico volume, sia per chi si avvicina alla civilt� arb�resh�, ma anche come strumento di raccordo con la comunit� albanese aldil� dell�Adriatico. L�intento di Giovanni Laviola � scaturito proprio dalla stima per quanti hanno contribuito alla difesa e alla promozione della comunit� albanese in Italia, testimonianza ed esempio per i posteri.