Luned� 21 febbraio 2005

   articolo di Enzo Baffa Trasci

I fedeli contestano la nomina del vescovo, che ha preferito padre Mario Aluisi all'amatissimo zoti Demetrio Braile

 S.Sofia, sputi e fischi al nuovo parroco

 Disertata la messa, bloccate le offerte        La protesta continuer� a oltranza   

Previste altre manifestazioni e sit-in

 

Un esordio traumatico. Di sicuro don  Mario Aluise non dimenticher� mai il suo primo giorno da parroco di Santa Sofia d'Epiro: i fedeli della cittadina arb�reshe lo hanno accolto con sputi, fischi e monetine.

Ieri mattina, infatti, centinaia di cittadini, con cartelli e striscioni inneggianti la pace cristiana e la solidariet� verso il vice parroco zoti Demetrio Braille, hanno atteso il piazza l'arrivo dell'"usurpatore", padre Mario Aluise appunto, che accompagnato dal vicario vescovile padre Donato, si accingeva a presentarsi alla sua nuova parrocchia leggendo la nomina del Vescovo.

 Che a Santa Sofia non avessero digerito la nomina lo sapeva senz'altro: giornali  ed emittenti televisive si sono a lungo occupate del caso. Probabilmente, per�, non si sarebbe mai aspettato una contestazione cos� dura. All'arrivo dell'auto con i sacerdoti i fedeli hanno cominciato a fischiare, sventolando gli striscioni. Poi hanno atteso in silenzio la fine della funzione restando fuori dalla chiesa nonostante la pioggia e il vento gelido. Ma quando la messa � finita, all'uscita, sputi, monetine e ingiurie son volate all'indirizzo dei religiosi.

Tutto ha avuto inizio qualche settimana fa, quando in seguito alla morte di papas Giovanni Capparelli, parroco di Santa Sofia per sessant'anni, il Vescovo ha proceduto alla nomina del sostituto. La scelta di monsignor Lupinacci, per�, non � caduta su zoti Demetrio Braille, vice da otto anni. E si � scatenata la protesta. .Da quando il vecchio parroco era immobilizzato a letto dalla malattia, zotl Demetrio aveva preso in mano le redini della parrocchia conquistandosi l'affetto e la stima di tutti. Cos�, privati della loro guida spirituale, i fedeli hanno inizia!o una rivolta senza precedenti, culminata con il silenzioso sit-in a Lungro davanti alla sede della Curia. Speravano  che una simile dimostrazione di amore e fiducia potesse convincere monsignor Lupinacci a cambiare idea. Il vescovo, per� � stato irremovibile. Prima regola per i religiosi � quella dell'obbedienza alla Chiesa innanzitutto ma anche ai superiori, Pure i Santi spesso si sono piegati con umilt� all'autorit� dei propri vescovi, Padre Pio, per esempio, che per anni non pot� celebrare messa dall'altare, confessare e  dare la comunione. 

Zoti Demetrio Braille, nel suo piccolo, ha fatto altrettanto, subendo la scelta di monsignor Lupinacci in silenzio, accettando di di rimanere in paese da viceparroco. I cittadini di Santa Sofia, invece, sebbene assai devoti, non sono n� Santi n� religiosi ubbidienti. Si sono sentiti umiliati e sopraffatti dalla nomina di padre Mario. Soprattutto non accettano il fatto che il vescovo Lupinacci non si sia sforzato di capire le loro ragioni accettando la volont� popolare. E per questo che d'ora in poi diserteranno la chiesa di Santa Sofia, pregando a casa oppure andando a sentir messa nelle parrocchie vicine. Come se non bastasse � scattata una sorta di "embargo' delle offerte: da sempre generosi verso la parrocchia i fedeli di Santa Sofia invieranno ora le loro offerte ai poveri e ai bisognosi. Gi� da domani, poi, tutti i pomeriggi si recheranno a Lungro per protestare ancora davanti alla Curia, in silenzio. Chiss� che il vescovo non ci ripensi.