SCANZANO CHIAMA LUNGRO?

PARE PROPRIO DI SI.

 

Con gli aggiornamenti del mese di aprile 2004 � stato pubblicato sul sito un articolo dal titolo "Scanzano chiama Lungro? (clicca qui per leggere l'articolo)" in cui si ponevano alcuni interrogativi, scaturiti a seguito della lettura de "Gli scienziati del generale" sul sito www.basilicatanet.it , relativi ad un sopralluogo effettuato pi� di un anno fa presso la Salina di Lungro.

Pensavamo che la cosa fosse passata inosservata. Non era cos�. Qualcuno si � preoccupato di fare qualche  indagine e pare che ci sia qualcosa che non va. Infatti sabato 5 giugno, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Castrovillari, � stato lanciato l'allarme su un'ipotesi di stoccaggio di rifiuti radioattivi in una zona salifera tra i comuni di Lungro, Acquaformosa e Altomonte.

Considerato che un altro sito per lo stoccaggio di questo tipo di rifiuti, dopo Scanzano, non � stato ancora indicato, bisogna stare con gli occhi aperti per non farci piovere, dopo discariche e centrali, anche scorie radioattive.

 

 

La zona interessata

 

L'articolo pubblicato su La Provincia del 6 giugno 2004 a firma di Antonella Salerni.

 

Ambientalisti all'attacco. I fatti: "Voci insistenti -spiega Ferdinando Laghi, portavoce del comitato "Castrovillari contro l'impianto dei rifiuti" -riportano di una richiesta riguardante la possibilit� di effettuare sondaggi alla ricerca di salgemma, avanzata dalla Regione Calabria da parte della societ� "Mining italiana s.p.a." con sede in Roma. L'area interessata pare sia di diverse centinaia di ettari e sarebbe localizzata tra i comuni di Altomonte e Acquaformosa"

Ieri, le associazioni ambientaliste, insieme alla triplice sindacale, alle organizzazioni dei sindacati agricoli, agli imprenditori agricoli della piana di Cammarata - Sibari, hanno organizzato una Conferenza stampa nella sala convegni della comunit� montana del Pollino; �Preventiva�, ha affermato il segretario comprensoriale della Cgil, Antonio Granata. Per il momento, � cominciata l'informazione. A sostenere gli ambientalisti, anche la

comunit� montana del Pollino  e la Ugl agroalimentare "Il problema -scrivono in un documento, gli intervenuti al dibattito -� che tra i poteri della Mining italiana s:p.a., c'� quello di sottoscrivere le denunce e le richieste di autorizzazioni previste dalle leggi per la detenzione e il trasporto delle merci radiottative, nonch� trattare e concordare con le amministrazioni e gli enti preposti, in particolare l'Enea controlli". Il timore � che il territorio circostante possa essere sottoposto a controlli per valutarne l'idoneit� quale sito di stoccaggio di scorie radioattive. Tante le proposte avanzate nel corso del dibattito. Fra tutte � stata avanzata l'ipotesi di costituire un altro comitato. �Per questo -ha risposto Laghi -ci sar� tempo. Noi oggi vogliamo informare la cittadinanza e chiedere alla regione Calabria di verificare la fondatezza di questa notizia, perch� non scadano tempi e ore�. Agguerrito Antonio Granata che ha affermato la necessit� di avere �una smentita sulla certezza: 10, 100, 1000 Scanzano�. In accordo con Granata, Benedetto Martino della Uil e Ferdinando Pignataro, segretario regionale della Cgil, che ha dichiarato la necessit� di restare uniti, esprimendo anche qualche perplessit�: �Non si possono concedere autorizzazioni per sondaggi senza che le varie amministrazioni comunali autorizzino a farlo�. Servono documenti ufficiali, dunque, che dicano no ad ipotesi di questo tipo. �Bisogna tutelare il territorio- ha detto Tonino Schiavelli, amministratore delegato dell'Osas - Noi siamo la provincia calabrese che produce di pi� e meglio ed il Por regionale lo conferma�. Nuvole all' orizzonte? Difficile saperlo, almeno per ora. Le elezioni sono vicine e l'argomento � piuttosto delicato. Per ora � iniziata solo una campagna informativa, con una richiesta all'amministrazione regionale: che proceda immediatamente alla verifica di quanto segnalato, intervenendo, se necessario, non concedendo alcun supporto autorizzativo.