RIFIUTI TOSSICI: MANOCCIO ATTACCA ADAMO

 

In merito alle notizie apparse sulla stampa regionale ed alla presa di posizione dell'associazione ambientale "II Riccio" sulle dichiarazioni che ho fatto in occasione della Festa di Liberazione del mese scorso,mi preme spiegare quanto segue:

Nella primavera del 2004, a ridosso delle elezioni Amministrative, � stato denunciato attraverso una conferenza stampa organizzata da Sindacati, Associazioni Ambientaliste,Imprenditori agricoli della Piana di Sibari e dai cittadini della zona del Pollino, la richiesta per l'autorizzazione di sondaggi per la ricerca e per l'estrazione del salgemma nei comuni di Acquaformosa ed Altomonte. Nella conferenza stampa si denunciava che la societ� richiedente "Mining Italiana spa" , attraverso la Sorim,il presidente della prima � anche vice-presidente della seconda, sono state impegnate nella ricerca e nella scelta del sito per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi di Scanzano Ionico. La tecnica proposta nel progetto dalla Mining, di idro dissoluzione, consiste nella liquefazione del salgemma e quindi nel pompaggio all'esterno, sotto forma di salamoia, con la formazione di gallerie impermeabili, pi� o meno le stesse condizioni della miniera di Scanzano Ionico. Inoltre I soli costi per lo studio di dettaglio e le perforazioni � pari a circa 1.500.000 euro.

La problematica era stata sollevata a livello nazionale attraverso una interrogazione parlamentare dall'on.Angela Napoli, e dai vari interventi che si sono susseguiti nei giorni seguenti la conferenza stampa. Nel mese di giugno

2004 � stata pubblicata nell'albo pretorio dei comuni interessati, la richiesta della Regione Calabria (Assessorato alle Attivit� Produttive) per �istanza di rilascio del permesso di ricerca per salgemma ed associati in territorio di Acquaformosa e Altomonte".

In questi giorni la Minino ha richiesto ai comuni la certificazione catastale ed urbanistica dei terreni interessati al sondaggio.

Immediatamente ho preso contatto con il neo assessore nonch� vice presidente della giunta regionale per discutere ed affrontare i tantissimi quesiti posti all'attenzione della pubblica opinione in questi mesi passati.

La segreteria del vice presidente della giunta Regionale il giorno 27 settembre ha convocato il sottoscritto e il sindaco di Altomonte alle 15 a Catanzaro per affrontare il problema e per tentare un incontro con la societ� per avere dati e notizieti in merito alla vicenda.

Con delegazione dei due comuni ci siamo presentati al palazzo della Regione alle 14.45 ed abbiamo aspettato in religioso silenzio fino alle 18.00, quindi abbiamo

deciso di comune accordo di ritirarci nei nostri paesi non spiegandoci l�atteggiamento tenuto dall'assessore in questa vicenda. Un comune come il mio non ha nessuna possibilit� di studiare ed eventualmente arginare manovre che possono violentare il proprio territorio,il progetto della Minino pu� diventare un'insidia per tutta la Regione. La sensibilit� Istituzionale in questo caso � venuta meno, non colpa del sottoscritto; mi auguro che il vice presidente della regione si renda conto della situazione, dei pericoli insiti nel progetto e che al pi� presto convochi un tavolo di discussione per un confronto serio e risolutivo, visto che tale problematica investe, forse l'intera regione per le scelte che furbescamente possono annidarsi in un semplice progetto di prelievo