Dej �sht e kr�mtua juoj, Sh�jtra fanmir,

e dita vjen e shk�nden me hare.

Ju ruoni kit katund tue e mbjuor me hje

Dhe gjindja ka ju pret t� mbjedh� hir.

Po heljmi mua m� rrethen e s� m�lj�,

se gj�ndem shum i n�mur te kjo jet.

U pa pushim si nj� suvalj� vete

 E ju e dini penen �� m�p�rz�.

Sh�jtra t� but�Via, termi mua kto ljot

�� z�mra e djegur mose ka sit nxier

Tue pritur sh�rtuor �� dit e mot.

U jam me ftes�Po Krishti in ka th�n

Se kush bie e qan shpresen s� bier,

se me mal hira e gjakut tij e ngr�n

Tradizioni e letteratura in Arb�ria hanno avuto da sempre un legame stretto. In occasione della festa dei santi Cosma e Damiano, abbiamo scelto una poesia di Giuseppe Serembe (1844-1901) �Ai Santi Cosmo e Damiano� per invitarvi a partecipare ai festeggiamenti che si concluderanno domenica. Avvicinandosi alle composizioni poetiche e scoprendo la tradizione religiosa si trovano nuovi stimoli per conoscere l�Arb�ria e in questo caso San Cosmo Albanese, uno stupendo borgo medievale che ha dato i natali al poeta �sventurato� della letteratura albanese, dove il tempo sembra essersi fermato.

Dopo dimani � la vostra festa, o Santi felici,

Ed il giorno viene a risplendere con giubilo.

Voi guardate questo paese empiendolo di beltade,

E la gente da voi attende di raccoglier grazie.

Ma il duolo a me circonda infuriato,

Perch� mi trovo assai misero in questa terra.

Vado senza riposo come un�onda,

E voi sapete l�affanno che mi perseguita.

Santi mansueti�Via, tergetemi queste lagrime

Che il cuore pieno di fuoco caccia dagli occhi

Aspettando e sospirando  da giorni ed anni.

Io sono colpevole�Ma il nostro Cristo ha detto

Che il colpevol che piange non perde le speranze,

Giacche l�innalza con amore la grazia del suo sangue.