RESTAURO CHIESA

 �S.Maria di Costantinopoli�

LUNGRO(CS)

 

di Gianfranco Castiglia

 

Il seguente lavoro di indagine storico-artistica ha come oggetto la sopracitata cappella dedicata a S.Maria di Costantinopoli.La dedica tradisce il legame con l�Oriente e con la Chiesa bizantina:l�edificio sacro e� infatti ubicato a Lungro,paese dell�alto cosentino di tradizione arbereshe,abitato dai fuggiaschi albanesi sin dalla seconda meta� del XV secolo.

 

La ricerca verra� illustrata in 4 fasi principali:

 

-una prima fase di ANAMNESI,ovvero la descrizione dell�edificio tramite una ricerca storica negli archivi e nella tradizione orale;

-una seconda fase di PREDIAGNOSI, con la quale si prendono in considerazione materiali,tipologie formali e tecniche costruttive e tramite misure,sopralluoghi e documentazione grafica e fotografica individua i problemi individuando i degradi e le loro cause;

-la terza fase di DIAGNOSI,procedendo con la stratigrafia dell�edificio e la redazione del diagramma stratigrafico;

-l�ultima fase di PROPOSTA DI RESTAURO,attraverso la quale si intende avviare il restauro architettonico.

 

 

-INDAGINE STORIOGRAFICA

 

L�edificio sorge nelle immediate vicinanze del fiume Tiro,arroccato su un gigantesco monolito.La datazione � incerta,ma vi e� un sicuro terminus post quem,che � la fuga degli albanesi in seguito alla morte del condottiero SCANDERBERG,avvenuta nel 1468.La chiesa � dunque posteriore a tale data,forse il 1478/9,circa 10 anni dopo la scomparsa dell�eroe della resistenza contro i Turchi.Nelle immediate vicinanze sorgeva il monastero italo-greco �S.Maria delle fonti�,eretto nel primo quarto del XII sec. d.C.,ormai perduto,anche se recenti ricerche ne attestano,forse,l�esistenza.All�interno della chiesetta,un�iscrizione attesta il primo intervento restauratore:�mastro Angelo la pietra la fatto fare per sua devotione l�anno 1663�:il terminus ante quem.Quindi abbiamo una �forchetta cronologica�:

 

TERMINUS POST QUEM                       TERMINUS ANTE QUEM

                                              1468                   fondazione                      1663

 

In seguito,la cappella subi� interventi di ampliamento.Intorno al 1980,fu restaurata nuovamente,ma purtroppo in maniera alquanto antistorica,arrivando addirittura ad un degrado antropico,di cui si parlera� pi� avanti.

All�interno � custodito un affresco bizantino che raffigura la Madre di Dio in trono, con il Figlio sulle ginocchia, del tipo dell�Odigitria, �Colei che fa da guida sulla via�.

L�affresco era racchiuso da una splendida e ricca cornice di legno. Purtroppo questo prezioso ornamento, il pi� antico ed unico reperto artistico di Lungro, � stato oggetto di un recente furto.

 

L�edificio si presenta ben conservato,seppure gli agenti atmosferici(molto energici nella zona) e il tasso alto di umidita� dovuto alla vicinanza con un fiume ne intaccano la conservazione.

La messa in opera � stata eseguita utilizzando il pietrame fluviale raccolto nelle vicinanze.La tipologia � irregolare senza corsi a blocchi spaccati.I particolari come il piccolo campanile e le strutture decorative sono stati realizzati con semplici mattoni in argilla.

All�interno il cedimento del pavimento � da addebitare alla mancanza di una buona fondazione,anche se la spettacolarita� dell�edificio � proprio l�arrocamento sulla pietra viva.

I degradi principali sono:1)una preoccupante chiazza di umidita� sulla facciata posteriore;2)quello biologico,dovuto alla presenza di vegetazione infestante;3)la consistente presenza di efflorescenza;4)un indiscriminato degrado antropico,dovuto all�incuria dell�uomo.

 

-UMIDITA�

 

La facciata posteriore presenta una enorme zona di umidita� unita ad erosione.La superficie � discontinua,ad intensita� variabile e presente nella quasi totalita� del muro.

Cio � dovuto in primis a una forte esposizione a pioggia diretta e di rimbalzo,ma anche alla risalita capillare di acqua,data la presenza di falde acquifere e la presenza di vegetazione che si insinua come cunei nel muro facilitando le infiltrazioni

 

-DEGRADO BIOLOGICO

 

La massiccia presenza di piante infestanti � dovuta all�elevato tasso di umidita� e alla presenza di sali minerali presenti nella roccia.

Vi �,inoltre,la presenza di patina biologica.Per patina biologica si intende uno strato di natura biologica.Essa � costituita da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio, ecc.

 

-EFFLORESCENZA

 

Vi sono zone di colore biancastro che provocano  una conseguente erosione superficiale.In questo caso parliamo di cripto-efflorescenza.Cio� � dovuto alla presenza di sali che premono contro il materiale.Il degrado � dovuto alla pressione di cristallizzazione dei sali; la pressione,infatti,� cosi� forte da superare la resistenza del muro

-DEGRADO ANTROPICO

 

Indichiamo come degrado antropico le alterazioni causate dall�uomo.In particolare abbiamo una impropria collocazione di cavi e un errato uso di materiali edili.

 

PROPOSTA DI INTERVENTO

-UMIDITA�

                1)Si consiglia di cominciare con una nebulizazzione con spray ad acqua:dopo l�inumidimento,si passa all�applicazione di vapore a bassa pressione

             2)Elettrosmosi attiva.Tramite una centralina,si inverte la direzione dell�acqua. Il muro da polo negativo diventa positivo e viceversa il terreno,in modo da cambiare la migrazione della risalita capillare

 

-DEGRADO BIOLOGICO

 

1)Eliminazione meccanica della vegetazione infestante,al fine di migliorare estetica e ridurre la risalita capillare

Si consiglia inoltre la manutenzione periodica delle coperture,con eventuale sostituzione;si consiglia anche una posa in opera provvisoria di elementi che impediscano l�infiltrazione di acqua piovana.