Alfredo Frega: Una nuova politica per le minoranze linguistiche.

di Eugenio Marigliano

 

  

 La prossima giunta regionale Loiero dovr� avere, tra i tanti compiti, anche quello di modificare in meglio la gestione dei rapporti nei confronti delle lingue e delle culture delle minoranze presenti nella nostra regione.

E� Alfredo Frega, responsabile culturale del Circolo della Margherita "Aldo Moro", a esprimere questo auspicio, perch� Loiero �prenda conoscenza della situazione creatasi, al fine di inserire nel suo piano programmatico una nuova politica per le minoranze linguistiche�.

Che l�intera materia riguardante le minoranze etnico-linguistiche abbia presentato, nel corso della legislatura Chiaravalloti, vistosi errori � per Alfredo Frega cosa ormai scontata e pi� volte segnalata all�opinione pubblica.

�Le difficolt� operative � scrive Frega - hanno riguardato gli strani comportamenti dell'assessorato regionale alla cultura della precedente legislatura, che hanno decurtato e/o assegnato, in modo non trasparente ed egualitario (a pioggia, le cui condizioni �meteo� hanno favorito l'area grecanica, guarda caso!), le pochissime risorse finanziarie. Va sottolineato che si � registrato anche una voluta proliferazione di comuni di etnia grecanica, denunciata a suo tempo dal Coordinamento per le minoranze linguistiche storiche dell'Amministrazione Provinciale di Cosenza e dall'Universit� della Calabria�.

Frega, infine, segnala al prossimo esecutivo regionale tre importantissimi ambiti, la cui mancata applicazione rende poco efficace l�intero impianto legislativo a tutela delle minoranze.

�Le problematiche si possono riassumere in tre aree tematiche: la scuola dove � previsto l'insegnamento della lingua materna, l'albanese; la cultura attraverso attivit� promozionali; la comunicazione che riguarda l'avvio delle trasmissioni radiotelevisive del servizio pubblico (Rai). Vanno, infine, corrette - conclude - alcune decisioni affrettate, scaturite nella precedente legislatura, dal Comitato regionale minoranze linguistiche, che ha approvato i regolamenti degli Istituti regionali delle tre comunit� linguistiche calabresi, che non offrono elementi certi ai fini dell'applicazione della legge regionale in materia�.