FILODRAMMATICA A LUNGRO

di Eugenio Marigliano

 

La realizzazione di una filodrammatica in un piccolo comune arb�resh non � cosa di tutti i giorni. L�idea � di Alessandro Rennis, docente in materie letterarie del locale liceo scientifico e cultore da sempre dell�universo teatrale nelle vesti di scrittore e curatore di molte rappresentazioni.

Ostacolo pi� grande, fino a questo punto, la mancanza di una sede, con l�accusa all�amministrazione comunale di doppiopesismo.

L�ultima rappresentazione, Reparto K paradiso: andata e ritorno presentata con successo il mese scorso al cinema Ungra, era stata anche occasione per lanciare l�idea di una filodrammatica.

�Le condizioni primarie � disse Rennis in quell�occasione � non mancano, a cominciare da una splendida platea di giovani, che vuol impegnare legittimamente parte del suo tempo libero in attivit� teatrali. L�opera oggi rappresentata � concluse il docente � � solo l�inizio di un progetto pi� ampio, quello di una filodrammatica�.

Lo stesso Rennis, fin dal mese di marzo, aveva fatto richiesta all�amministrazione comunale per la concessione di un locale, strumento necessario per un�iniziativa simile, senza peraltro ricevere risposta di alcun genere.

Nell�ultimo consiglio comunale, questa volta anche nella veste di consigliere, ha voluto ribadire agli organi responsabili il tipo d�iniziativa da lui proposto e sottolineare la mancanza di risposte alla sua richiesta, denunciando anche una disparit� di trattamento.

�Mentre non si degna la nostra richiesta di una motivata risposta � ha precisato Rennis � altri soggetti, invece, ricevono risposte esaurienti e immediate. Faccio riferimento a un�altra associazione culturale denominata Na Arb�resh�, che non ha avuto alcun problema nell�affidamento di strutture pubbliche. Continuiamo a reclamare spazi idonei alle nostre attivit�, tra le quali spicca la realizzazione di una filodrammatica. L�obiettivo di una compagnia teatrale � ribadisce Rennis -  esula necessariamente dalla politica militante. Giustificare il diniego con motivazioni politiche � anzitutto un�offesa a chi abbraccia il progetto di filodrammatica semplicemente per dedicarsi al teatro�.