Jemi.it: un nuovo portale per gli arb�resh�

di Luigi Boccia


Sin da quando i primi nuclei familiari fuggirono dall�Albania insediandosi in Italia, nei decenni a cavallo tra il secolo XV ed il secolo XVI, le comunit� italo-albanesi hanno dovuto fronteggiare il problema della salvaguardia della propria identit� culturale, religiosa e linguistica. Nel corso dei cinque secoli passati, la gente arb�reshe � stata in grado di difendere questo patrimonio e, pur tra non semplici difficolt� di ambientamento e di sopravvivenza e senza alcun aiuto esterno, � riuscita a preservarlo nei suoi tratti peculiari, tramandandolo alle nostre generazioni ancora vivo e ben radicato. Questo sorprendente risultato � oggi un patrimonio collettivo di enorme valore la cui tutela richiede, per�, rinnovato impegno e nuove strategie. Il contesto socio economico che attualmente caratterizza la maggioranza delle comunit� dell�Arberia �, infatti, assai mutato rispetto al passato. In particolare, i profondi cambiamenti nelle dinamiche sociali avvenuti dalla seconda met� del secolo scorso stanno rendendo il rischio di omologazione culturale e, quindi, di evanescenza sempre pi� crescente e preoccupante. Questa condizione investe in modo particolarmente accentuato le comunit� italo-albanesi presenti in Calabria. Esse, infatti, essendo disseminate in insediamenti piccoli e, molto spesso, tra loro isolati vedono indebolita la possibilit� di reazione opponibile alle forze di disgregazione che provengono dall�esterno sempre pi� numerose ed intense. Alla disgregazione territoriale, si devono aggiungere gli effetti dell�emigrazione. Questo fenomeno, infatti, dopo un periodo di forte rallentamento, � ripreso e negli ultimi anni gli italiani che hanno lasciato il Mezzogiorno in cerca di lavoro trasferendosi al Nord o in altre Nazioni sono ben 700mila, con un trend in continua crescita negli ultimi 3-4 anni (147mila nel 2000, 180mila nel 2002). La regione che maggiormente contribuisce a questo flusso migratorio � la Calabria. Tuttavia, il dato pi� indicativo della recente emigrazione calabrese � la sua distribuzione non uniforme sul territorio regionale poich� ad esserne colpiti in percentuale maggiore sono i comuni con meno di 5mila abitanti. � evidente che questa tendenza, cui si associa l�elevata emigrazione interna alla regione, sta colpendo duramente la comunit� italo-albanese di Calabria che vede cos� dispersa nei rivoli dell�emigrazione una parte significativa della propria identit� culturale ed etnica.
Nonostante lo stato attuale delle comunit� arb�resh� della Calabria sia assai critico e preoccupante, �, tuttavia, significativo ricordare come tutti gli italo-albanesi continuino a riconoscere le basi comuni della propria identit� culturale nella quale � necessario ritrovarsi per poter cos� reagire alla forza disgregante che sta progressivamente dissolvendo le nostre comunit�. � su queste basi che l�Associazione Culturale Italo Greco Albanese (ACIGA) dell�Eparchia di Lungro sta sviluppando un nuovo portale internet per tutti gli arb�resh�. Il progetto � stato denominato Jemi (www.jemi.it). Le motivazioni che spingono l�Istituzione Eparchiale ad attuare, attraverso una sua associazione, un programma specifico per il sostegno della cultura arb�reshe sono molteplici. In primo luogo, � importante sottolineare che, nei secoli passati, la Chiesa italo-albanese � stata sempre protagonista nella conservazione dei valori, della lingua, delle tradizioni e dell�identit� culturale stessa della gente arb�reshe che, anche oggi, ha nel rito greco-ortodosso l�elemento di coesione pi� forte, insieme alla lingua. L�Eparchia di Lungro �, inoltre, la struttura pi� uniformemente e capillarmente distribuita sul territorio.
Attraverso questo nuovo strumento l�Eparchia di Lungro si propone di offrire a tutti gli arb�resh� uno spazio comune, sia pure virtuale, in cui ritrovarsi. Jemi.it, infatti, si presenta anche come una agor� virtuale, attraverso la quale avere maggiore visibilit� ed in cui poter attivare azioni sinergiche. Il nuovo portale, infatti, si propone di divenire un collettore per le attivit� promosse dalle numerose associazioni gi� presenti sul territorio divenendo anche un prezioso punto di riferimento per i nostri numerosi emigrati. Jemi.it � un portale nel senso che non tenter� di sostituirsi ai siti gi� presenti ma cercher�, anzi, di promuoverli segnalandoli ogni qual volta che ci sar� una correlazione con uno degli articoli pubblicati sul sito.
� evidente che un sito internet non potr� risolvere i problemi delle nostre comunit�. �, per�, altrettanto vero che l�uso di questo tipo di mezzi rappresenta oggi un grande possibilit� attraverso la quale rompere l�isolamento che ha sempre caratterizzato le nostre comunit�.

Novit� lungresi nella galleria multimediale di Jemi, Gennaio 2006:
1. Festa di S. Nicola di Mira: foto e video
2. Foto aeree