DATI '99 COLLEGIO ALTOMONTE-LUNGRO

DATI IN  %  DEI 36 COLLEGI PROVINCIALI

 

 

ELEZIONI PROVINCIALI, QUALCHE NOTIZIA

di Eugenio Marigliano

 

Con la premessa di ritornarci sopra, a candidature di ogni gruppo complete, qualche riflessione sul prossimo turno elettorale, con uno sguardo (attendibile non si sa quanto) a quelli che sono stati gli esiti nella medesima competizione di cinque anni fa (1999).

 

1. Qui consideriamo, per non complicare ancor pi� la trattazione, l�elezione del Presidente della Provincia al primo turno. Non consideriamo, invece, il premio di maggioranza (in termini di seggi) alla coalizione vincente.

2. Anzitutto una modifica del numero degli aventi diritto al voto, vista l�introduzione nel nostro collegio (rispetto al 1999) del Comune di Malvito.

Ci� avr� ripercussioni sulla cifra elettorale totale e su quella dei singoli gruppi politici. Anche se, considerazione molto politica ma poco scientifica, un Comune in pi� nel collegio dovrebbe far raccogliere qualche consenso in aggiunta ai gruppi politici maggioritari in questo Comune.

3. In estrema sintesi, il meccanismo delle elezioni provinciali � tale che i competitori prima di esser tali nel loro collegio (come in un classico match politico destra � sinistra), devono esserlo: a) con i loro colleghi dello stesso partito ma di tutti gli altri collegi della Provincia di Cosenza; b) con i loro colleghi non solo di partito ma anche di coalizione sia nel loro collegio che in tutti gli altri.

4. Altro punto fermo: il concetto da fissare in mente, nelle competizioni provinciali, � quello della percentuale (%) di ogni singolo candidato, scordandosi (un minuto dopo averlo appreso) il nudo e crudo numero di voti ottenuto.

Un esempio: il candidato di Forza Italia del collegio Altomonte - Lungro, nel 1999, risultava il pi� votato, ma questo stato di cose non ne ha comunque determinato l�elezione in Consiglio provinciale.

Ci� descritto porta a pensare che costui sia stato preceduto da altro suo collega che, non necessariamente vincendo nel proprio collegio (arrivando anche 2� oppure 3� per es. nel collegio di Trebisacce), abbia per� ottenuto miglior percentuale di voti (sempre nel suo collegio), rispetto al nostro.

Se il primo arrivato del nostro collegio totalizza il 20% del totale dei voti, tale percentuale pu� addirittura essere tra le ultime di quel partito a livello provinciale.

Cosicch� pu� verificarsi che candidati dello stesso partito del primo arrivato del nostro collegio, pur essendo (come detto sopra) percentualmente secondi o terzi nei loro rispettivi collegi, raggiungano percentuali superiori a quella del 20% del vincitore del nostro collegio, riuscendo cos� a precederlo in un�eventuale graduatoria che assegni seggi in Consiglio provinciale.

Non sono ipotesi balzane, ma casi verificatisi.

Basti ricordare proprio il precedente del 1999, quando il collegio Altomonte � Lungro non espresse alcun consigliere provinciale. In quel caso, allora, tutti i candidati di qualsiasi partito soccombettero rispetto a tutti gli altri omologhi del resto dei collegi provinciali.

In sostanza, quello che succede in un solo collegio � una semplice e parziale affermazione di un candidato sugli altri, ben lungi dal definirsi una vittoria (al massimo una vittoria di Pirro). Se si vuole, si � vinta la battaglia non certo la guerra (per ora).

Per determinare chi sar� consigliere, infatti, in Prefettura si compileranno lunghe liste con i candidati e loro relative percentuali.

5. Appare non del tutto preciso, allora, definire "maggioritario" questo tipo di elezione.

� sicuramente maggioritario, invece, il modo di scegliere il candidato alla Presidenza della Provincia.

Il classico sistema maggioritario, infatti, non pu� prescindere da un risultato: in ogni collegio chi riceve un voto in pi� del secondo arrivato deve entrare in Consiglio provinciale.

Come visto sopra, il sistema elettorale provinciale non prescrive questo principio.

Si � scelta questa strada (detto molto sinteticamente) soprattutto per garantire rappresentanza istituzionale anche alle forze elettoralmente minori.

Quello provinciale � un sistema elettorale ibrido che ha qualche affinit�, solo come ratio, con il sistema per l�elezione del Senato della Repubblica. Ma � meglio non dilungarsi sul tema.

6. In ultimo, la scena politica, anche provinciale, dal 1999 ha subito un sensibile cambiamento. Molte sigle, anche importantissime, erano di l� da venire: la Margherita, l�UDC.

Ci� rende ancor pi� ostico l�approccio al problema.