DA IL QUOTIDIANO 26/02/2006

 

Minoranze linguistiche all'Unical
Quella diversit� che deve esistere


RENDE- "La diversit� linguistica come patrimonio dell'umanit�".
E'stato questo lo slogan della "Giornata internazionale della lingua madre", svoltasi ieri nell'aula magna dell'Unical alla presenza del rettore Giovanni Latorre, delle maggiori autorit� accademiche, di esperti, di diplomatici e di numerose amministrazioni comunali calabresi.
L'evento, promosso dall'Unesco in collaborazione con la provincia di Cosenza e l'Universit� della Calabria, ha focalizzato la sua attenzione sulla valorizzazione e la salvaguardia delle comunit� linguistiche minoritarie, di cui la Calabria ed in particolare la provincia di Cosenza � ricca. Infatti, secondo i dati contenuti nel Libro rosso stilato dall'Unesco, la situazione � allarmante per tutte e tre le lingue minoritarie storiche della regione. Quella arb�reshe e quella occitana vengono definite in pericolo mentre quella grecanica � definita gravemente in pericolo.
La stessa situazione si riscontra in tutto il pianeta, con il rischio che tra un centinaio di anni pi� della met� delle lingue attualmente conosciute scompaiano.
Per porre rimedio a questa catastrofe culturale, l'Unesco sta promuovendo la creazione di una politica linguistica mondiale basata sul multilinguismo e garantita dall'accesso universale alle nuove tecnologie informatiche. L'iniziativa, partita nel 1999, mira a risvegliare la coscienza politica e civile nei confronti delle lingue minori, quotidianamente minacciate da una globalizzazione sfrenata ed omologante che le marginalizza portandole in breve tempo all'estinzione.
Lo scopo � di assicurare che queste lingue (il 95% delle quali � parlato dal 4% della popolazione mondiale) possano continuare ad essere usate accanto alle lingue nazionali ed a quelle internazionali.
Dunque, si rende necessario favorire l'utilizzo delle lingue madri all'interno delle strutture scolastiche, a partire dalla scuola dell'infanzia. La promozione delle lingue materne deve essere sostenuta dagli enti locali non solo per la salvaguardia della diversit� culturale ma, soprattutto, per costruire una cultura sensibile e solidale alle tradizioni linguistiche, nonch� aperta al dialogo e alla tolleranza.
 

Luigi Vecchio
 

 

DA "La Provincia Cosentina" 25/02/2006


Minoranze culturali e linguistiche (Unical - Rende -Cs)
Giornata internazionale della Lingua Madre


Si � svolto venerd� mattina 24 febbraio '06 presso l'aula magna dell'Unical un importante convegno legato alla celebrazione della "Giornata Internazionale della Lingua Madre" che, come stabilito dalla XXX Sessione della Conferenza generale dell'Unesco nel 1999, si tiene il 21 febbraio di ogni anno.
L'iniziativa, il cui dibattito � stato incentrato sul tema della "diversit� linguistica come patrimonio dell'Umanit�", � stata promossa dalla Commissione italiana dell'Unesco in collaborazione con l'Amm. Provinciale di Cosenza e l'Universit� della Calabria.
Da sottolineare la presenza di diversi sindaci provenienti dalle comunit� di minoranza linguistica, come ad esempio Frascineto, Spezzano Albanese, San Demetrio Corone, Guardia Piemontese, Castroregio e Cerzeto.
Ad introdurre i lavori del convegno c'era il Rettore dell'Unical Giovanni Latorre: �Promuovere giornate come questa -ha detto- a favore delle culture minoritarie, rende possibile la candidatura della Calabria verso un multiculturalismo linguistico reale, che poi � messaggio di unione tra le genti�.
Ha coordinato i lavori del convegno Francesco Altimari, ordinario dell'Unical,  Osservatorio delle lingue e culture minoritarie. Dopo aver dato lettura delle lettere ufficiali inviate dai consoli di Francia e Grecia, Altimari ha fornito alla platea dei dati concreti sulle lingue a rischio di "estinzione" presenti nel mondo (tra le quali quella arb�reshe), sottolineando come siano solo 600 (su 6000) le lingue non a rischio.
Sulla stessa lunghezza d'onda il Console d'Albania Mario Brunetti, il quale ha affermato che �La riappropriazione di un'identit� pone problematiche delicate ma la perdita di una lingua-cultura minoritaria indebolisce una democrazia�.
Dopo il saluto dell'On. Guagliardi, per la segreteria nazionale Unesco ha preso la parola Vincenzo Pellegrini. Questi, portando il saluto del presidente Puglisi, ha invitato le universit� italiane ad "adottare" una lingua minore tra gli insegnamenti.
A seguire, sono intervenuti Damir Dijakovic, della sezione di Venezia dell'Unesco, e l'ass. prov. alle minoranze linguistiche Donatella Laudadio. Quest'ultima ha proclamato l'urgenza di difendere la specificit� e la diversit�, nell'ottica per la quale interagire con chi � diverso non � un pericolo ma un motivo di crescita.
I lavori, proseguiti nel pomeriggio a Guardia Piemontese, si sono conclusi con gli interventi di Vincenzo Orioles (universit� di Udine), di Leonardo Savoia (universit� di Firenze) e dello scrittore arb�resh Carmine Abate.


Johnny Fusca