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San Demetrio Corone.- Il ciclo dell'uomo nella tradizione religiosa bizantina?, edizioni il Coscile, � il titolo dell'interessante lavoro con il quale il giornalista Adriano Mazziotti descrive i tre momenti pi� significativi nella vita di ogni cristiano: i sacramenti, il matrimonio e la commemorazione dei defunti.
Prima di analizzare questo ricco patrimonio liturgico delle chiese di rito greco-bizantino e il suggestivo cerimoniale religioso, l'autore del libro offre al lettore alcune interessanti notizie storiche sulle immigrazioni albanesi in Italia e sull'evoluzione della questione religiosa.
"I profughi - dice il Mazziotti - seguivano il rito greco tradizionale, diffuso nella penisola balcanica in obbedienza al patriarca di Costantinopoli, in quanto territorio dell'Impero bizantino. Nonostante l'idioma fosse l'albanese, essi usavano il greco nella liturgia".
Nel testo vengono riportati gli avvenimenti pi� significativi che determinarono il rito ancora in uso nella maggior parte delle comunit� italo-albanesi, in particolare l'apertura del Collegio Corsini a San Benedetto Ullano nel 1733 e l'istituzione dell'Eparchia di Lungro nel 1919.
Un capitolo intero, inoltre, � dedicato alle peculiarit� del rito greco (uxorato, segno della croce, icone, iniziazione cristiana, architettura della chiesa).
Nella parte centrale dell'opera, il Mazziotti descrive minuziosamente quelli che l'archimandrita Donato Oliverio definisce nella prefazione "i tesori della tradizione bizantina", ovvero il battesimo, il matrimonio e la commemorazione dei defunti, utilizzando anche significative immagini.
"Nella tradizione orientale - precisa l'autore - i tre sacramenti della iniziazione cristiana: battesimo, cresima ed eucaristia sono conferiti contestualmente in una unica cerimonia. Ci� consente al battezzato di essere pienamente incorporato a Cristo e alla Chiesa".
Per quanto riguarda il matrimonio, il Mazziotti si sofferma sia sul cerimoniale religioso greco-bizantino, ricco di simbologia (incoronazione, scambio degli anelli, comunione, danza nuziale?), sia sulle usanze popolari tipiche dei paesi arb�resh� (addio al celibato, arredo della casa, vestizione della sposa, corteo nuziale, comando della vita coniugale).
Il libro si chiude con la commemorazione dei defunti: giornata dei sentimenti e dei ricordi - sottolinea l'autore - che rientra nel ciclo delle feste mobili proprie del calendario liturgico bizantino ed oscilla in dipendenza delle festivit� pasquali.
Per gli arb�resh� si tratta di una vera "Festa dei morti", piena di significati religiosi, celebrata alle soglie della primavera.

GENNARO DE CICCO