MOSAICI E ICONE NELLA CHIESA MATRICE DI SAN DEMETRIO

di Gennaro De Cicco

 

Con le nuove icone e i mosaici dell�Iconostasi dell�altare maggiore, la chiesa di San Demetrio Megalomartire ha assunto un nuovo aspetto.

In sintonia con quella che � la tradizione greco-bizantina della comunit�, le icone realizzate dall�artista sandemetrese Rita Chiurco hanno interessato l�iconostasi, la cappella dedicata alla Theot�kos (Madre di Dio) e il battistero.

L�artista � intervenuta sulle pareti dell�iconostasi realizzando, a destra e a sinistra della porta centrale, le icone dedicate al Cristo e alla Theot�kos (Madre di Dio). In alto delle due porte laterali, invece, le immagini di San Demetrio e di San Giovanni Battista.

Nelle due semiporte della porta maggiore dell�iconostasi ha realizzato due tondi raffiguranti la Vergine e l�Arcangelo Gabriele che simboleggiano l�Annunciazione, mentre sulle ante delle porte laterali (bem�thira) le icone dell�Arcangelo Michele (porta laterale sinistra) e quella dell�Arcangelo Raffaele (porta laterale destra).

Lungo la navata destra, nella cappella dedicata alla Madre di Dio, troviamo altri dipinti di Rita Chiurco riguardanti scene della vita della Vergine: la Dormizione della Vergine, la Nascita di Ges�,

l� Annunciazione, l�Ingresso di Maria al Tempio, la Vergine Platyt�ra (dal greco: la pi� estesa), l�Abbraccio tra San Gioacchino e Sant�Anna e la Nativit� della Vergine. Anche per quanto riguarda il battistero, le pitture realizzate seguono lo stile tradizionale iconografico bizantino, con terre e olio su tela ingessata. Esse raffigurano il Battesimo di Cristo nel Giordano, l�Arca di No� e il Passaggio del Mare Rosso. L�acqua, intesa come salvezza e come elemento base sulla quale discende e dimora lo Spirito, � il tema che lega le tre immagini.

Le opere, invece, dell�artista Biagio Capparelli di Acquaformosa hanno interessano l�iconostasi.

Su questo luogo sacro, che nella tradizione liturgica greco-bizantina divide il Santuario (t� B�ma) dal resto del Tempio (� Na�s), si erge un arco, al cui intradosso sono raffigurati con la tecnica del mosaico quattro Padri della Chiesa: San Nicola, San Giovanni Crisostomo, San Basilio e Sant�Anastasio. Nella parte superiore domina la figura del Cristo Pantokr�tor (Onnipotente) con un libro in mano, sul quale vi � scritta in greco una frase tratta dal Vangelo di Giovanni: �Io sono la luce del mondo; chi mi segue, non camminer� nelle tenebre, ma avr� la luce della vita�.

I fedeli, quindi, che oggi e domani si recheranno in Chiesa, in occasione della festa patronale, troveranno un luogo sacro completamente rinnovato.

Un ambiente che richiama ciascun fedele ad �immettersi in comunione con i Santi ed avvertire una forte vocazione alla trasfigurazione�. Le immagini stilizzate bizantine, in effetti rappresentano �lo stato trasfigurato del Cristiano incorporato a Cristo, divenuto sua immagine e somiglianza�.

Il processo di riappropriazione delle peculiarit� della tradizione bizantina andr� avanti con la collocazione di altre opere, in modo che anche la comunit� parrocchiale sandemetrese �prenda sempre pi� coscienza della propria identit� e vocazione di comunit� orientale in contesto occidentale, attraverso la riscoperta e la rivalutazione dell�icona e l�approfondimento nella catechesi del suo significato teologico�.

 

Articolo pubblicato su LA PROVINCIA COSENTINA del 26/10/2004