Come Lungro deve onorare il titolo di �Citt� del Risorgimento / Qytet i Risorxhimentit�

di Alfredo Frega

 

E� stato davvero un evento la delibera consiliare del 27 aprile 2007 emessa dal Commissario Straordinario dr.ssa Maria Carolina Ippolito, arb�reshe di Santa Caterina Albanese, con cui ha fregiato Lungro / Ungra del titolo di �Citt� del Risorgimento / Qytet i Risorxhimentit�. Tutta la stampa regionale, compresa l'informazione via web e le agenzie,  hanno dato la notizia, in grande evidenza. Un segno positivo per la Calabria che, guarda caso, parte proprio da Lungro, da tempo attanagliata da una complessa crisi socio-economica e del territorio. Si sarebbe potuto fare prima. Per Lungro, ripetiamo, � un segno positivo che uno dei valori storici pi� importanti sia emerso dalle nebbie, con l�augurio che altri valori e risorse ancora non emergenti abbiano la stessa sorte.

La motivazione di tale riconoscimento � abbastanza nota. Basti pensare come il movimento rivoluzionario risorgimentale sia stato un movimento di popolo. Rispetto alla consistenza demografica dell�epoca supera di molto in numero tante altre cittadine del Sud. Ai lungresi della seconda met� dell�800 va riconosciuto il merito di aver volontariamente preso parte, in modo massiccio, ai moti di liberazione dal domino borbonico. Ricordiamo i Duecento patrioti del 1848 e i Cinquecento che nel 1860 si unirono ai Mille a Campotenese e dove si prodigarono con temerariet� alla battaglia sul Volturo, tanto da meritare l�elogio di Giuseppe Garibaldi. In tutto questo fervore, ricordiamo le figure eroiche di alcuni personaggi di Lungro che hanno contribuito ad organizzare le squadre dei volontari lungresi e di quelli degli altri paesi arb�resh�. Il tenente generale Pier Domenico Damis, uno dei Mille; il poeta soldato Vincenzo Stratig� e tanti altri che combatterono con gradi superiori. Cos� i caduti, i feriti ed i condannati. Cos� alcune donne, madri, mogli, sorelle dei patrioti, alcune delle quali soffrirono persino il carcere. Tutto ci� � parte integrante di una Calabria che ha dato al Risorgimento la parte migliore di s�, occupando il secondo posto fra tutte le regioni del Regno delle Due Sicilie. Scrive Geppino Martino nella premessa al CD �Albanesi per l�Italia: omaggio ad un�epoca�:  �Nel contesto Calabrese, a sua volta,  la componente dei patrioti abitanti nei paesi di origine albanese assume a volte la dimensione di una coralit� sociale sconosciuta in altre zone e una partecipazione fortemente sentita. Riteniamo che tale memoria storica sia un patrimonio da non perdersi, soprattutto per onorare coloro che credendo in una nuova Patria Italiana, non esitarono a sacrificare se stessi e le proprie famiglie per tale ideale, anche se oggi, terzo millennio, tutto ci� per alcuni pu� sembrare sorpassato. Cercheremo  pertanto di illustrare in breve, ma con precisa informazione i motivi della presenza di comunit� albanofone nell�Italia meridionale ed il loro sopravvivere nella lingua, nelle tradizioni e nel culto, dando una spiegazione del perch� queste popolazioni si schierarono massicciamente contro il Borbone e di come condussero questa lotta�.

Tutto questo � racchiuso in quel titolo �Citt� del Risorgimento / Qytet i Risorxhimentit�, che non deve rimanere tale nel modo pi� assoluto. La Lungro d�oggi, le nuove generazioni e quelle che verranno, dovranno sapere che parte della storia del loro paese � fatta di pagine scritte col sangue e col sacrificio. Cosa fare per onorare quel titolo? Riscrivere, come si sta facendo, la storia di quel periodo, acquisendo nuova documentazione. Salvaguardare e porre alla fruizione di tutti, lungresi e non, le tracce, i documenti e le testimonianze risorgimentali. Aprire i palazzi che furono i luoghi delle cospirazioni antiborboniche. Produrre pubblicazioni divulgative per le scuole e le famiglie, come � stato fatto con il compact di cui sopra abbiamo riportato il titolo, realizzato da Miko Cortese, chi scrive, Geppino Martino e Anna Stratig�. Questo strumento non dovrebbe mancare nelle case dei nostri concittadini soprattutto perch� sono ricordati i nomi di quasi tutti i patrioti lungresi. Ogni famiglia di Lungro ha avuto un proprio componente patriota. Cos� non dovrebbe mancare in ogni aula delle scuole di Lungro, quale strumento didattico. In questo modo si onorer� l�ambizioso titolo che accompagner� il nome di Lungro da oggi in avanti.

N. 5 sett./ott. 2007