IL SALUTO DELL' ARBERIA

 

di Pasquale Pisarro

 

 Venerd� 5 giugno u.s. presso la Cattedrale "S. Nicola di Mira" di Lungro, gremita in ogni ordine di posti, (moltissimi erano in piedi o nelle navate laterali), si sono svolti i funerali del giornalista di Lungro e dell'Arberia, Alfredo Frega, 69 anni. Era deceduto improvvisamente, intorno alle ore 15.00, i12 giugno a Roma nella clinica del Cristo Re, dove era ricoverato per accertamenti da 2 giorni. Ha officiato il sacro rito il Parroco della cattedrale, archimandrita Mario Pietro Tamburi (cui Alfredo era molto legato da sempre) insieme con altri 7 sacerdoti diocesani. Presente pure il vescovo di Lungro, mons. Ercole Lupinacci, che assisteva dal suo trono. Terminata la funzione religiosa, per il Circolo della Stampa Pollino-Sibaritide (fortemente voluto e fondato da Alfredo, insieme con lOdi noi, 20 luglio 1987) il suo Presidente prof. Cosimo Bruno, ha fatto l' elogio dovuto; dopo Bruno sono intervenuti il sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio e, brevemente, la commossa, prof.ssa Anna Stratig�.

Alfredo Frega, dopo gli studi universitari alla Facolt� di Economia e Commercio interrotti perch� divenuto brillante cancelliere della Pretura di Lungro e poi dei Tribunali di Castrovillari e di Rossano con alto grado) e anzi in contemporanea entr� da giovanissimo nel mondo dell'informazione divenendo, poi, nel gennaio del 1976 giornalista-pubblicista. Per� a met� degli anni "sessanta" era iscritto pure alla GIAC (Giovent� Italiana di Azione Cattolica) di Lungro, ricoprendo in seguito l' incarico per qualche tempo di Presidente diocesano.

Si impegn� un p� anche in politica; ma la sua vera vocazione � stato il giornalismo; in 40 anni o pi� di servizio e nella sua lunga attivit� di cronista, commentatore e uomo di cultura, con preferenza quella arb�reshe, � stato una delle firme ragguardevoli dell'informazione calabrese, attento specialmente su avvenimenti e personaggi che hanno fatto conoscere l' Arberia di Lungro, le cui vicende sono strettamente legate molto al suo nome, alla sua penna che ha saputo raccontare con equilibrio, acume, fermezza e cos� via, i risvolti di un trentennio di storia locale.

La sua molteplice attivit� pubblicistica ha avuto il suo punto focale nelle problematiche delle minoranze etnico-linguistiche della Calabria (albanesi, greeanici, occitani). Inizi� con la Rai di Cosenza con "Pronto, cui qui cronaca; per telefono dai nostri corrispondenti" ai tempi di Emanuele Giacoia e Pupa Pisani. Sempre per la Rai regionale realizz� vari programmi culturali su Lungro ed il mondo "arb�resh". Dal 2001 sino sino a met� del 2002, nel centro televisivo di Altomonte della emittente VLSETTE di Lamezia, diresse il programma settimanale in albanese "Jetra Ital�" (L'altra Italia). Gi� segretario del Circolo della Stampa "Pollino-Sibaritide", fu componente della commissione stampa del Confemli, nonch� fondatore e presidente del Club dei Giornalisti Arbereshe, responsabile dell'area tematica della comunicazione del Coordinamento per le minoranze linguistiche storiche dell'Amministrazione di Cosenza ed ancora ideatore e direttore del format televisivo " ArberiaTVoccitana", trasmesso su Teleuropa Network e promosso dalla Provincia di Cosenza (Assessorato alle minoranze linguistiche) e dall'Unical (Dipartimento di Linguistica).

Nei primi anni Sessanta, insieme con chi scrive, ha contribuito a raccogliere con i nostri registratori professionali "Geloso" un molto cospicuo materiale folkloristico, di scritti e poesie popolari di Lungro e un p� tutta l'Arberi a, fatto conoscere a centinaia di giovani di allora, molti dei quali dell'Azione Cattolica.

Perse la moglie, ins. Maria Antonietta Roseti della vicina Firmo quando 1 'unica figlia ( ora dott.ssa Maria, sposata e residente a Roma) aveva solo lo anni, cui fece da padre e madre, sempre.