VINCENZO PADULA

(1819-1893)

 

Da � Calabria prima e dopo l�Unit�

 

Lungro. La prima galleria � un modello di greca architettura. Si conobbe dunque sotto i Greci, perch� Plinio non ne parla. - Le gallerie, che fan corona all'altra detta Speranza II, sono di stile gotico. Archi a sesto acuto, immani colonne senza zoccolo. La galleria Fossa Inferiore ricorda l'inferno dantesco. Precipizii sospesi sulla testa, precipizii aperti sotto i piedi; massi enormi di barda che minaccia rovina. Qua gallerie deserte, buie, l'una sull'altra; l� un'aia qual sala di teatro, ed archi e piramidi, e pareti intagliate, riflettenti la luce dei lumi sospesi in ogni viottolo; e per quel labirinto uomini e fanciulli; e massi che rotolano, e colpi di martelle, e rimbombo dei sotterranei. - L'acqua del Gruonno � salsa, e salsa arriva a S. Lorenzo del Vallo.

 

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Lungro. La salina � profonda palmi 2.300, e 7.000 di circonferenza. Vi travagliano 670 operai, e sono, e percepiscono, distinti in classe, giusta l'et�. -120 tagliatori: grana 23 per ogni pesata; 290 faticanti, secondo l'et�, al di grana 22-17, 12-9; 50 scheggiatori: grana 22 al di; 21 facchini: 30, 25,20 al di, secondo l'et�; 20 maestri: idem; 90 lucieri, caricatori, raccoglitori di schegge: 22, 17, 12, secondo ...; 39 sottocapi: grana 40, 30, 20 (cosa vergognosa). -I tagliatori, armati di picconi, cunei e martelli, tagliano le pareti del sale. Son pagati secondo il peso del sale che tagliano. -I faticanti prelevano le materie e 'l sale tagliato, e lo portano nei 3 depositi dell�Amendoletta, della Galleria Nuova e di Provvidenza. �I facchini mettono le materie e i sali sulla bilancia. -I maestri lavorano pietre e costruiscono muri e gradinate nella miniera. -I lucieri mantengono illuminata la miniera. -I caricatori impongono sulle spalle dei faticanti il sale. -I raccoglitori di schegge girano raccogliendo le piccole pietre. -I sottocapi son tutti galantuomini, e sorvegliano tutti i lavorieri, e fanno il giornaliero rapporto scritto dei lavori eseguiti. Puniscono i pigri e gl'insubordinati, sottraendo loro la mercede per 1, 2 e 3 di. -Nella salina si lavora 8 ore; ma, poich� per ciascuna classe e per ciascuno operaio � determinato il tempo a cui � tenuto, il pi� si disbriga con 2 o 4 ore di fatica, e ritirasi a casa.

-I salinari si contano a vicenda le corna, le frodi ed i difetti che hanno, senza venire a rissa. Dicono arditamente le loro ragioni ai loro superiori. Sono risentiti, frizzanti e mordaci assai. Amano gli stravizi, non curano la moneta e, nella quindicina che son pagati, non badano che a spegnere qualche debito e far festa nelle cantine. Son tutti liberali.

-Percorrendo la salina, si trovano 10 stanzoni o gallerie, nomate: Sopra Cielo, Speranza I, II e III, Garibaldi, Vittorio, S. Leonardo, S. Alfonso, S. Francesco, S. Michele e S. Rafele. -Oltre queste gallerie e i 3 depositi, vi si trovano grandi piani e lunghi e grandi corridoi. -Nella salina si distinguono 4 specie di sale: 1) sale bianco (salgemma cubico in venatura in mezzo al salgemma. lamelloso); 2) sale cenerino (salgemma lamelloso bianco); 3) sale cervino (salgemma lamelloso bigiccio); 4) furmaco o barda (sale impuro, misto con reta). -Dei cennati sali i pi� forti sono il sale cenerino e 'l salgemma (bianco).

-La direzione della salina � composta da: un direttore col mensile di ducati 53; un controllore con 36; un contabile con 14; un archiviario con 14; un ingegnere con 36; un commesso con 18; un secondo commesso con 16; un terzo commesso con 12; capo-custode con 13 e grana 40; 5 pesatori, e ciascuno ha 15 e grana 40; il capoccia, che distribuisce il servizio, 20,40. -Custodiscono oltracci� la salina: 21 guardie nazionali, 8 doganali, un brigadiere ed un sotto-brigadiere, che pigliano complessivamente al mese ducati 4.300. Sicche, sommando, l'esito della salina in ogni anno � ducati 58.684 e grana 80! -La salina, provvedendo la provincia di Cosenza, di Catanzaro e met� della Basilicata, estrae in un anno da 65 a 70.000 cantaia; onde la Finanza percepisce l'annua rendita di 400.000 ducati.

-Fin dal 1842, direttore il bravo Francesco Fava, i salinari istituirono una cassa di risparmio per soccorsi in caso di malattia e d'inabilit� al lavoro, la quale riunisce ogni fin di mese 300 ducati. E questa cassa ora � male amministrata. -I vi si ruba e si froda il governo; ed ecco in che modo. I pesatori, di concerto coi tagliatori, invece di notare nei registri che si sono tagliati 150 cantaia, ne segnano 220. E di questo furto il pesatore si piglia il terzo. -Gl'incaricati poi a pesare il sale che si estrae rubano di concerto coi mulattieri e trainieri, dando pi� sale di quello che si fa comparire venduto. -Quando poi il pesatore � di concerto col commesso incaricato a registrare il sale che si estrae, il furto giunge ad essere enorme. -Pi�: il commesso e 'l pesatore, perche non sono sorvegliati, sogliono riempirsi le tasche di sale ogni giorno. -Il direttore poi e gli altri impiegati, che sono tenuti mensilmente di spedire il conto delle spese al Compartimento delle gabelle in Cosenza, alterano, perch� le spese non sono sempre le stesse, i conti, e s'appropriano i 2, i 3 ed i 500 ducati al mese. -Pi�: il direttore espone l'urgenza di lavori, che non si fanno. �Gli operai poi pagano, e donano, e servono alle famiglie degli alti impiegati per timore di essere espulsi. -Gli alti impiegati poi per facilitare i furti impiegano i loro figli e parenti in qualit� di sotto-capi. -Pi�: di questi lavorieri pi� di una met� percepisce il soldo senza faticare, perch� ruffiani e leccazambe.

-Quale scena pietosa! Il sale � portato fuori sulle spalle di uomini e di ragazzi. I primi ne portano ad ogni viaggio un cantaio attaccato con funi. I secondi estraggono un mezzo cantaio di sterro dentro i sacchi. Lo sterro � il sale granelloso, che si ottiene dai tagli e dal grattamento della barda, ch'� composta di marna e sale. Quella gente, che arriva all'aria aperta con l'anima in bocca, � commovente. -Nella miniera in alcuni punti vi � acqua; manca poi la ventilazione. ,- La miniera � alle falde del monte Castagneto. Vi �: 1) il sale formico, friabile e che non si vende; 2) sale lamelloso bianco-latte, cristallizzato a lamine parallelepipedi; 3) sale cristallo, che si lavora come alabastro a forma di guantiera, di candelabri, di rosarii, di crocefissi; 4) sale bianco-grigio, accompagnato da strati di argilla marnosa e gesso. -La miniera ha la sventura di non avere avuto uno sviluppo orizontale, ma uno sprofondamento a laberinto. Basta dire che vi sono scale a piombo sulle gallerie. -Il taglio si fa con picconi sull'estremit� superiore delle gallerie. Ogni pezzo (linza) � alto 8 palmi, largo 4, grosso (ossia profondo) 4. Sotto di questo il taglio si segna orizontale, ed i pezzi (bianchi) si fanno lunghi 12 palmi, alti 4 e 2 grossi. Formano cos� un solido di 96 palmi cubici e del peso di 36 cantaia. Tagliato il pezzo nei lati verticali e orizontali, si stacca dal masso battendolo fortemente. Quanto pi� duro � il sale, tanto vuole minor fatica. Staccato, gittasi nel fondo della galleria, se ne separa la barda, e si trasporta. -Al 1820 il sale andava a 55 carlini il cantaio, trasportato a spese dei consumatori. 1822: il sale a 12 grana il rotolo. 1848: il sale ad 8 grana. -1806: 11 ducati e 33 grana a cantaio. 1808: con decreto del 14 giugno distribuzione forzosa di 5 rotoli a testa 'a ducati 6,33; spese di trasporto a carico dei consumatori. 1810: abolita la forzata distribuzione; ma il sale cost� 18 ducati il cantaio, franco di trasporto; in ogni comune vi erano venditori patentati che lo vendeano a 12 grana il rotolo. -Pi� certa notizia � la seguente. La salina giace in un vasto terreno diluviale. Contiene: 1) sal bianco (salgemma lamelloso bianco); 2) sale cervino (salgemma lamelloso bianco-grigio); 3) sale bardoso (salgemma lamelloso impuro). -Vi sono gallerie in 4 piani. Vi si scende per 1.200 gradini intagliati nel sale. Il deposito salino � incassato nella fillade, ed ha per coverchio un grosso cappello di gonfolite. -La miniera � profonda 666 palmi.